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Medicina estetica: il 20% dei pazienti resta insoddisfatto

Il 20% dei pazienti che si recano dal medico estetico resta insoddisfatto. La percentuale varia poi a seconda del trattamento eseguito, ma si tratta comunque di un dato eloquente. Non si parla di complicanze o malpractice, fortunatamente, ma di insoddisfazione del risultato ottenuto da parte del paziente. Senza contare che l’insoddisfazione può degenerare, portando alcuni pazienti a forme di depressione per non essere riusciti ad ottenere quanto era stato loro promesso”. A lanciare l’allarme, dal Congresso Internazionale di Medicina Estetica ICAMP di Milano, è Maria Albini, direttrice della Scuola di formazione ICAMP.

“Le cause dell’insoddisfazione possono essere diverse. Talvolta ci sono errori come quelli che si verificano con l’utilizzo degli iniettabili che devono ripristinare dei volumi o correggere delle rughe: se male utilizzati, questi possono dare risultati insufficienti o complicanze vascolari – prosegue la Albini che esercita la professione di medico estetico da molti anni prima a Roma e adesso a Milano – Nella maggior parte dei casi, però, l’insoddisfazione non è tanto legata ai danni collaterali, ma alla cattiva gestione di quelle che sono le aspettative del paziente. Ciò significa che il medico forse ha spiegato male quello che avrebbe potuto ottenere con quello specifico trattamento”. “Il paziente – spiega – deve essere inquadrato anche da un punto di vista psicologico: non possiamo creare aspettative errate. I pazienti di medicina estetica sono spesso soggetti che vivono un disagio dovuto ad un inestetismo mal tollerato o vogliono semplicemente vedersi più giovani, quindi non è corretto fare false promesse”.

Una migliore comunicazione presuppone un “fare rete” tra specialisti, opinion leader e giornalisti. Due, secondo gli specialisti, sono le direttrici da seguire: la prima vede il medico comunicare al paziente e la seconda quella che segna il rapporto tra paziente e media. Nella prima, il medico deve essere molto attento ad esporre il tipo e la qualità di trattamento che si impegna a fare, quali prodotti utilizza, quali complicanze o effetti collaterali si possono verificare. Da parte dei media, invece, serve una maggiore affidabilità nel definire la qualità del professionista: il paziente deve sempre poter verificare la formazione di medicina estetica che appartiene a ciascuno specialista. Complicanze e insoddisfazioni nella maggior parte dei casi infatti sono causate da trattamenti eseguiti male, da medici non accuratamente preparati o che non hanno saputo gestire correttamente il rapporto medico paziente. E la Rete e il Web, internet qui non è a volte alleata, ma foriera di false illusioni”.

Fonte: AskaNews

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